giovedì 16 aprile 2009

Il Fotovoltaico piace più del nucleare

Venerdi 10 Aprile, presso la sala consigliare di Cavriago, il Gruppo Val d'Enza ha replicato il successo ottenuto nel novembre 2008 con il progetto "Rifiuti Zero". Una platea altrettanto folta ha infatti voluto cogliere l'invito dei grillini cavriaghesi, per conoscere più approfonditamente l'argomento "Fotovoltaico a Costo Zero", punto rientrante nel programma di governo presentato alla cittadinanza dalla lista civica Cavriago 5 Stelle. Diversi ospiti, tra tecnici ambientali e progettisti, hanno dunque dissertato della nuova generazione di pannelli solari e della gestione dei costi d'installazione e manutenzione, ammortizzabili in 10-15 anni, senza tuttavia intaccare minimamente le tasche dell'utente. Questo grazie al coinvolgimento dell'amministrazione pubblica e delle cosiddette E.S.CO. (Energy Service Company), società operanti ristrutturazioni pagabili attraverso il risparmio economico derivante dalle nuove tecnologie. Si è potuto ribadire che il sole rappresenta la nostra più grande fonte energetica, soprattutto se confrontata alla sempre maggiore scarsità di risorse quali uranio e combustibili fossili. Dagli studi sono apparse subito lampanti le potenzialità energetiche del territorio della Val d'Enza, i cui abitanti potrebbero essere messi in condizione, in un prossimo futuro, di vendere essi stessi elettricità.Al termine dell'assemblea il candidato sindaco Gianluca Sassi, nell'esprimere piena soddisfazione per il risultato conseguito, ha inoltre aggiunto: "La nostra lista ha raccolto molte sottoscrizioni stasera; questo è un segnale, molto incoraggiante, del rinnovato interesse dei nostri concittadini verso un modello di progresso che sia rispettoso dell'ambiente e della nostra salute"

martedì 14 aprile 2009

Gli inceneritori e il "Teorema della Scamorza"

Sabato 4 Aprile, al Castello di Montecchio Emilia, si è consumata l'ennesima ipocrisia tra gli orecchi attenti del pubblico presente, per nulla rincuorato dalla pioggia di dati faziosamente snocciolati dagli scienziati chiamati in causa dalla Confcommercio, organizzatrice del convegno nazionale "Termovalorizzatori - Energia e Salute".
Agli ampi preamboli politici del presidente della provincia Sonia Masini e dell’Assessore Ambiente di Montecchio Aurelio Rovacchi, entrambi ammiccanti agli inceneritori, sono seguiti gli interventi di esperti in Ingegneria Sanitaria Ambientale (Dr. Marco Ragazzi), ingegneri meccanici (Dr. Giorgio Buonanno), e medici chirurghi (Prof Massimo Federico). Non ultimo il Chimico-Fisico Prof. Francesco Battaglia, che pare consideri frodi e/o perdite di tempo cose come l’energia fotovoltaica, i parchi eolici, il cibo biologico (“chi lo mangia muore prima”), i prodotti omeopatici; mentre afferma che l’ambientalismo sia una fesseria e nega le pericolosità insite nei campi elettromagnetici, nel nucleare, nei pesticidi e… per venire al punto, negli inceneritori. Tra simpatiche diapositive raffiguranti innocui inceneritori giocattolo, tabelle statistiche tutt’altro che esaustive e bassi raffronti con l’indice di mortalità sulle strade, nonché fuorvianti paragoni con le particelle liberate dalla scamorza bruciata, è emerso che l’inquinamento da inceneritore è “trascurabile”…se confrontato all’inquinamento prodotto dalle automobili, che le normative vigenti concernono i PM10 e i PM2,5, e non anche le nanoparticelle contenute nelle polveri ultrafini, che per il momento rimangono sui tavoli dei ricercatori in quanto il loro impatto sulla salute è… “da dimostrare e quantificare”.
Il tutto all’ombra delle ormai famose parole pro-inceneritori pronunciate dal Prof. Umberto Veronesi (affermazioni che perdono smalto, di fronte al fatto che la Fondazione Veronesi conta aziende costruttrici d’inceneritori), ed in barba a centinaia di studi che invece denunciano con sempre maggior veemenza la presenza di nocività sia tra le polveri ultrasottili lasciate andare in atmosfera anche dai moderni sistemi di filtraggio, sia tra le ceneri pesanti, cioè quelle che rimangono sul fondo della griglia del forno, a combustione ultimata. Nulla è stato detto a proposito delle analisi compiute sulle diossine e PCB trovati nei polli, nelle uova, nei pesci e in altri animali nei pressi dell'inceneritore di Montale a Pistoia. Nulla è stato detto delle problematiche riscontrate per gli impianti di Massafra (TA), Terni, Pietrasanta (LU), Colleferro (RM), Modugno (BA), Brescia (18 aziende agricole con il latte contaminato). Ancora nulla si è riferito sul rapporto costi/benefici, soprattutto in confronto a quello che altre tecnologie, legate alla trasformazione (e non alla distruzione) dei rifiuti, saprebbero garantire. Nulla ci è stato detto di quella lettera aperta (inviata a Repubblica e mai pubblicata), scritta da 50 medici e scienziati, in difesa dell’oncologa Dr.ssa Patrizia Gentilini, attaccata pesantemente da Matteo Renzi (candidato sindaco a Firenze e sostenitore dei “termovalorizzatori”), per le sue dichiarazioni pubbliche riguardanti il preoccupante aumento dell’incidenza tumorale, soprattutto tra i giovani e le donne, nelle aree prossime agli inceneritori, non solo in Italia, ma anche in Inghilterra e Francia. Nulla è stato aggiunto, nemmeno dell’incessante impegno del Prof. Federico Valerio, chimico ambientale, nel denunciare non solo i costi ambientali, ma anche quelli economici, a cui le pubbliche amministrazioni vanno incontro, nel momento in cui decidono di aprire nuovi impianti di incenerimento (2,5 milioni di Euro per pochi posti di lavoro, contro i 600 mila Euro per centri di riciclaggio come quello che possiamo trovare a Vedelago TV). Nelle graziose cartelline fornite ai presenti dalla Confcommercio, era presente anche un modulo per la “richiesta d’intervento”, altra traccia di quell’ottica burocratica che maltollera il contraddittorio; tant’é che, alla fine del teatrino, del pubblico nessuno ha potuto in realtà intervenire, nemmeno coloro che si erano attenuti alle regole compilando la richiesta. Mirabili i cartelli di sensibilizzazione ideati dall'attivista Maria Petronio che, avendo intuito il bluff, si è improvvisata donna sandwich.