venerdì 19 settembre 2008

Cavriago, edilizia non conforme alle leggi

Rispettare la normativa sull’isolamento acustico per favorire la qualità della vita, una convivenza sana e pacifica, l’edilizia di pregio. Questa la sintesi dell'osservanza che il Gruppo Val D’Enza ha consegnato, a mezzo dei propri membri, al comune, per dare a Cavriago un regolamento edilizio al passo con i tempi (anche se in ritardo, visto che la normativa di riferimento è in vigore da 10 anni!).

Si precisa che effettuare tale osservazione è un diritto/dovere dei cittadini, del quale, grazie alla trasparenza e coerenza del Comune di Cavriago, abbiamo potuto usufruire.

Precisiamo inoltre che essendo la delibera di Consiglio Comunale n.50 del 30.06.2008, che modificherà il R.U.E., al vaglio, risulterebbe fattibile, proprio in questa delibera, la variante di cui sotto.

Testo dell’osservazione consegnata al comune di Cavriago:
“Preso atto della volontà del Consiglio Comunale di voler apportare miglioramenti al R.U.E., con la delibera di Consiglio Comunale n.50 del 30.06.2008, si porta all’attenzione del Consiglio Comunale che all’interno del R.U.E. , così come verrà modificato, non risulta esserci alcuna richiesta specifica di rispetto del D.P.C.M. 05/12/1997 “DETERMINAZIONE DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI”, come invece avviene nei regolamenti edilizi modificati di recente, come ad esempio il regolamento edilizio del comune di Modena o di Carpi, dove viene specificatamente richiesto di presentare, assieme alla domanda di permesso a costruire, una valutazione previsionale dei requisiti acustici passivi del progetto in questione che ne verifichi il rispetto.
Viene poi richiesto il collaudo in opera, ad edificio ultimato, che certifichi il metodo costruttivo utilizzato,
senza il quale non viene rilasciata l’abitabilità dell’edificio.
Non si pensi inoltre che solo in casi sporadici o particolarmente virtuosi
i comuni si accingano ad effettuare tali varianti al regolamento edilizio; infatti anche comuni a noi vicini come il comune di Bibbiano, hanno già modificato il regolamento edilizio in tal senso, e altri presto ne seguiranno l’esempio, anche perché toccati da vicino dall’argomento.
Tutto ciò porta alla conseguenza che sul territorio del comune di Cavriago, vi sia un
proliferare di edilizia di qualità inferiore rispetto ai comuni limitrofi, dove questa normativa, in vigore dal 1998, viene tuttora applicata; altra conseguenza è che, stando al regolamento edilizio così come proposto, il Comune di Cavriago avvantaggia quelle imprese disoneste, che per speculazioni economiche continuano a costruire non rispettando le attuali normative, che si trovano ad aver minori costi di produzione e quindi di vendita sul mercato, mentre sfavorisce le imprese virtuose che, volontariamente, sostengono costi aggiuntivi per portare al cittadino un prodotto finito di pregio che rispetti le normative.
"

Non meno importante è che da un punto di vista giuridico il comune continuerebbe a rilasciare certificati di abitabilità per edifici che non rispettano la normativa nazionale in vigore dal 1998.”

Il rispetto di questa osservazione, si traduce per i cittadini, nel vedere sul proprio territorio edifici che, rispettando la normativa nazionale, risulteranno isolati acusticamente in modo adeguato, evitando in questo modo subire inquinamenti acustici evitabili, offrendo un maggior confort di vita e, non ultimo, garantendo che il valore degli immobili del Comune di Cavriago non si veda diminuito negli anni, in particolar se paragonato ai territori comunali limitrofi che offrono maggiori garanzie.

Certi che il Consiglio Comunale intenda, per quanto possibile, migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini, favorendo un edilizia di pregio, non obsoleta e rispettosa delle normative vigenti, restiamo in attesa di cortese risposta.


Caterina Chiossi

Gruppo Val d’Enza


lunedì 15 settembre 2008

domenica 14 settembre 2008

RIFIUTI ZERO A CAVRIAGO : SUCCESSO PER LA RACCOLTA FIRME

100 FIRME IN UN WEEK END – SUBITO RAGGIUNTA E SUPERATA LA SOGLIA MINIMA DI FIRME PER PRESENTARE LA PROPOSTA IN COMUNE – SI PROSEGUE IN TUTTI I COMUNI DEL DISTRETTO VAL D’ENZA
Il Gruppo Val d’Enza, appendice locale del meet up degli Amici di Beppe Grillo è stato presente il 13 ed il 14 Settembre 2008 a Cavriago presso la Fiera dei Tori, per dare il via alla raccolta firme per la presentazione di una proposta ai comuni del comprensorio della Val d’Enza, perché adottino le più moderne politiche “Rifiuti Zero” sui loro territori tramite programmi di riduzione dei rifiuti (incentivi agli eco-pannolini , acqua del rubinetto nelle mense e uffici pubblici, latte e detersivi alla spina etc.) l’adozione della raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale per cittadini e aziende , impianti di riciclo totale modello Vedelago, impianto di compostaggio e Trattamento bio-meccanico per la provincia di Reggio. L’adesione della cittadinanza è stata ottima. il Gruppo infatti, alla su prima uscita pubblica e con il supporto operativo dei membri dell’associazione Amici di Beppe Grillo di Reggio Emilia, è stato in grado di raggiungere e superare la quota necessaria di firme (70 firme) alla presentazione della proposta presso il Comune di Cavriago in soli due giorni. Centodue sono infatti le firme raccolte in due giorni. A queste vanno aggiunte altre venti adesioni da Comuni Questo nonostante le avverse condizioni metereologiche. Infatti, i cittadini hanno aderito di buon grado all’iniziativa, fermandosi al banchetto informativo allestito nella piazza principale di Cavriago. Nei prossimi week end la raccolta verrà estesa agli altri Comuni del comprensorio Val d’Enza. La raccolta firme andrà avanti fino al 7 novembre quando si svolgerà a Cavriago un dibattito su “Rifiuti Zero” con Marco Boschini, presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi ed assessore di Colorno (Parma), Alessio Ciacci , assessore all’ambiente del Comune di Capannoni (Lucca) il primo Comune italiano ad aver adottato la politica Rifiuti Zero-Riciclo Totale e Carla Poli, imprenditrice del moderno Centro Riciclo Vedelago, che ha adottato un sistema per riciclare anche la parte residua dei rifiuti, in primis quelli plastici, che vengono trasformati in sabbie sintetiche.

Grazie a tutti i cittadini che con noi si sono confrontati, agli amici presenti al banchetto, che hanno condiviso l’impegno e la soddisfazione, ed un ringraziamento va anche all’associazione PAEA, organizzatrice dell’evento, che si è dimostrata sensibile e collaborativa verso il neonato Gruppo Val d’Enza.
Gianluca Sassi
Gruppo Val D’enza

NON BRUCIAMOCI IL FUTURO

Nulla si crea né si distrugge, tutto si trasforma”. Negli USA, così come in molti altri paesi, gli inceneritori sono banditi ormai da tempo a causa della nocività delle loro emissioni. Alcuni li definiscono “termovalorizzatori” perché dal calore della combustione si può ricavare energia; ma per farli funzionare ne serve molta di più, senza contare i costi di manutenzione ed in termini d’inquinamento ambientale. Gli inceneritori liberano nell’aria particelle ancora più piccole (un decimo) dei PM10, agenti nocivi a causa dei quali stiamo già conoscendo le drastiche misure adoperate dalle nostre amministrazioni. Il blocco del traffico in prossimità delle città, appare oggi come un fenomeno normale; non ci si rende più bene conto della privazione esistente all’origine: il diritto di circolare. La quantità di diossina presente nella nostra aria, ha addirittura spinto le nostre amministrazioni ad intaccare il diritto alla libera circolazione delle persone. Questa però è solamente la limitazione di un danno, di uno degli effetti prodotti dal problema che sta a monte, che invece non viene tenuto in sufficiente considerazione: noi produciamo inquinamento perché le tecnologie e la logistica di riferimento sono vetusti, da cambiare! Già diversi siti, qui nel Bel Paese, denunciano un aumento delle patologie da inquinamento (es. cardiovascolari, neurologiche, tumorali), soprattutto in prossimità degli inceneritori. Anche le discariche abusive e gli impianti di stoccaggio malamente controllati esercitano la loro parte, soprattutto quando, coinvolgendo le falde acquifere, vanno ad avvelenare l’acqua e tutto ciò che si produce di commestibile in quei territori.
Cambiare, voltare pagina anziché continuare a mettere “pezze”; dovrebbe essere un imperativo, e le proposte non mancano. La strategia rifiuti zero, comprendente la raccolta tramite il metodo del porta a porta, punta, attraverso obiettivi di medio periodo, a raggiungere il pieno smaltimento dei nostri rifiuti (RSU – rifiuti solidi urbani); senza incenerimento, senza dover continuare a nascondere “sotto il tappeto” i rifiuti che produciamo, contribuendo in tal modo alla decrescita nonché evitando ogni rischio di avvelenamento sulla NOSTRA acqua e sulle nostre tavole.


La strategia rifiuti zero verrà presentata dal Gruppo Val d’Enza in sala consiliare a Cavriago, Venerdi 07 Novembre 2008, ore 21,00.

Giuseppe Pagoto
Gruppo Val d’Enza