domenica 14 settembre 2008

NON BRUCIAMOCI IL FUTURO

Nulla si crea né si distrugge, tutto si trasforma”. Negli USA, così come in molti altri paesi, gli inceneritori sono banditi ormai da tempo a causa della nocività delle loro emissioni. Alcuni li definiscono “termovalorizzatori” perché dal calore della combustione si può ricavare energia; ma per farli funzionare ne serve molta di più, senza contare i costi di manutenzione ed in termini d’inquinamento ambientale. Gli inceneritori liberano nell’aria particelle ancora più piccole (un decimo) dei PM10, agenti nocivi a causa dei quali stiamo già conoscendo le drastiche misure adoperate dalle nostre amministrazioni. Il blocco del traffico in prossimità delle città, appare oggi come un fenomeno normale; non ci si rende più bene conto della privazione esistente all’origine: il diritto di circolare. La quantità di diossina presente nella nostra aria, ha addirittura spinto le nostre amministrazioni ad intaccare il diritto alla libera circolazione delle persone. Questa però è solamente la limitazione di un danno, di uno degli effetti prodotti dal problema che sta a monte, che invece non viene tenuto in sufficiente considerazione: noi produciamo inquinamento perché le tecnologie e la logistica di riferimento sono vetusti, da cambiare! Già diversi siti, qui nel Bel Paese, denunciano un aumento delle patologie da inquinamento (es. cardiovascolari, neurologiche, tumorali), soprattutto in prossimità degli inceneritori. Anche le discariche abusive e gli impianti di stoccaggio malamente controllati esercitano la loro parte, soprattutto quando, coinvolgendo le falde acquifere, vanno ad avvelenare l’acqua e tutto ciò che si produce di commestibile in quei territori.
Cambiare, voltare pagina anziché continuare a mettere “pezze”; dovrebbe essere un imperativo, e le proposte non mancano. La strategia rifiuti zero, comprendente la raccolta tramite il metodo del porta a porta, punta, attraverso obiettivi di medio periodo, a raggiungere il pieno smaltimento dei nostri rifiuti (RSU – rifiuti solidi urbani); senza incenerimento, senza dover continuare a nascondere “sotto il tappeto” i rifiuti che produciamo, contribuendo in tal modo alla decrescita nonché evitando ogni rischio di avvelenamento sulla NOSTRA acqua e sulle nostre tavole.


La strategia rifiuti zero verrà presentata dal Gruppo Val d’Enza in sala consiliare a Cavriago, Venerdi 07 Novembre 2008, ore 21,00.

Giuseppe Pagoto
Gruppo Val d’Enza

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